Meravigliosa, ma tanto ansiosa. Una meccanica complicata, un galoppo indecifrabile, ma mezzi e coraggio da vendere. Non cercavo un cavallo per me, ma tanto si sa… Quando hai questa “malattia” non guarisci! Così è iniziata la nostra conoscenza, peraltro non semplice perché le prime settimane mi ha studiato ed era complicato anche maneggiarla. Poi abbiamo iniziato a lavorare e fin da subito ho capito che aveva voglia di fare bene ed imparare cose nuove. Siamo ripartiti da cose semplici, il relax, la regolarità. Poi siamo passati alle barriere, ai cavalletti, con il rinforzo del mangime a pochi metri dalla ricezione per farla smettere di scappare. Le sessioni di lavoro, seppur poco impegnative per un cavallo “normale”, per lei risultavano essere faticosissime, sudava dopo pochi tempi di galoppo perché l’ansia la faceva da padrona. Con il tempo e la pazienza ha iniziato a rilassarsi, e con il relax è finalmente arrivato l’apprendimento di piccole -ma per lei difficili- cose che le chiedevo. Abbiamo iniziato a saltare un po’ più grande, a mettere insieme percorsi, esercizi, ma spesso e volentieri era necessario tornare indietro di qualche passo. Ma io con te non ho mai avuto fretta, e non ho mai avuto la presunzione di poterti migliorare né tanto meno di cambiarti. Volevo solo godermi il nostro viaggio insieme. Lei migliorava, e faceva sempre di tutto per dare il massimo. Una cavalla così positiva, ma così ansiosa. Purtroppo i cambiamenti spesso erano seguiti da momenti di down, in cui mi dimostrava chiaramente di riuscire ad arrivare fin lì e non potere andare oltre. E io sono convinto che il troppo sforzo non sia mai un buon segno. Così ho detto basta. Forse una volta ci avrei provato ancora per chissà quanto tempo… Ma ormai ho capito che non tutti i cavalli hanno per forza le nostre stesse velleità. Così, a marzo la Cat farà la mamma. Accettarlo non è stato facile, ma da quando ho preso questa decisione so di averle tolto un peso, quello -secondo me- di non riuscire ad esaudire i desideri del suo cavaliere. Adesso magari non è il nostro tempo, ma non importa, la vita è lunga...
A voi è mai successo qualcosa di simile?
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