Questa frase l’ho letta durante la prima quarantena. Girava spesso, e appena sono riuscito a ritrovarla ho subito scattato uno screen e l’ho tenuto lì, da reminder.
È stata dura per tutti; Dio solo sa che cosa non mi è passato per la mente in quei mesi. Superata l’agitazione iniziale, ho dovuto per forza di cose iniziare a fare pace con il mio cervello. Scontrandomi con la cruda realtà di quel momento storico e tornando all’essenzialità mi sono reso conto come d’improvviso che per me sarebbe potuto essere meglio di così, se solo avessi voluto…
Da quando ho iniziato a lavorare da solo, ho sempre pensato che l’unico modo per vivere di cavalli fosse fare lezione ed avere una scuola. Non mi ero mai minimamente immaginato fare altro, perché non mi sentivo all’altezza. E così per molti anni ho sempre lavorato con i pony, fino ad aprire un pony club tutto mio con le mie solo forze che ha riscosso un discreto successo. Aggiungevo il mio tocco creativo in tutto, organizzavo eventi in scuderia, creavo locandine e davo il meglio. Passavo le giornate in centro al campo, tra barriere, connetti e bandiere. Ogni tanto montavo, quando avevo tempo. Questa è la mia strada, pensavo.
Poi in quarantena la scuderia si è svuotata e mi sono trovato a non fare neanche più una lezione. E sapete una cosa? Vivevo lo stesso, anzi, vivevo meglio… L’unica costante erano i cavalli, quindi erano anche l'unica certezza per il mio futuro. Ho messo sul piatto le mie competenze, le mie capacità e quello che amavo e ho chiuso il pony club. Ho venduto pony, selle, attrezzature. Ho mandato via i clienti e per l’ennesima volta ho ricominciato da capo, con le mie forze. Da oggi mi metto a vendere cavalli, ho detto battendo i pugni sul tavolo. E l'ho fatto, riscoprendo tante doti e tanti limiti di me di cui non ero a conoscenza. Ho ricominciato a montare, ad uscire in concorso e tutto ha preso un sapore più dolce. Tornerei indietro? Forse solo per fare meglio di così, ma da qui si può guardare solo avanti sempre con il piede sull’acceleratore!
Anche a voi la quarantena ha fatto quest’effetto di riconsiderare le vostre priorità?
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