Non so chi l’abbia scritta, ma da quando l’ho letta ho trovato un nuovo punto di vista niente male.
Vi capita mai di rimuginare sugli errori del passato? Io non lo faccio spesso, perché il passato si chiama così per un motivo. Ma ogni tanto tornano in mente degli eventi, delle situazioni, e con la testa vai indietro. Quanti errori: tanti, tantissimi. Con le persone, con i cavalli, con le relazioni, nel lavoro.
Ho risposto quando dovevo stare zitto. Ma sono anche stato zitto quando c'era da rispondere. Ho valutato male le cose e le persone, mi sono fatto condizionare ed ho seguito troppe volte strade che sembravano giuste solo perché più semplici. Ho agito d’istinto quando avrei dovuto fermami a pensare. Ed ho pensato troppo anziché ascoltare l’istinto. Ho creduto ingenuamente a tante storie, ed ho dubitato di chi era sincero. Ho sbattuto porte in faccia quando sarebbe bastato parlare. Ma ho deciso di parlare con chi non lo meritava. Ho pensato di avere il mondo in mano quando ancora dovevo imparare a camminare senza inciampare ogni due passi. Ma ho creduto poco in me quando era il momento di mettersi alla prova per davvero. E con i cavalli la stessa cosa: tanti li ho lasciati andare perché li pensavo impossibili. Con altri sono andato oltre pensando di fare bene, senza accorgermi di aver già superato il limite. Se solo si potesse tornare indietro, quante cose cambierei, forte di tutto quello che ho imparato nel frattempo!
Ho sempre valutato male tantissime cose e l’ho capito sempre troppo tardi, quando i giochi erano conclusi e rimanevo solo più io da solo, davanti ad uno specchio a fissarmi negli occhi, chiedendomi se avevo fatto la cosa giusta.
Con il tempo ho realizzato che tutto questo è normale, fa parte di un cammino, di un sentiero da percorrere per imparare, come si dice, a fare tesoro degli errori del passato. E chissà quanti ancora ne commetterò in futuro! Ma c’è un momento in cui devi solo più guardare avanti, anche quando ti senti afflitto da cosa è rimasto dietro di te.
Ed è solo così che cresci e smetti, una volta per tutte, di colpevolizzarti e pensare troppo: perdona il tuo passato, non sapevi tutte le cose che oggi sai.
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