giovedì 10 febbraio 2022

Non complichiamo troppo


Ieri con la Cat sono andato nel prato vicino a casa a cazzeggiare allegramente. E siamo stati talmente bene che mentre tornavamo in scuderia non ho potuto fare a meno di pensare a quanto ormai abbiamo la tendenza a complicare tutto quanto.

Una volta, quando ero piccolino, ero felice anche solo di poter sentire l’odore dei cavalli. Si facevano le gare di galoppo nei prati che sembravano non finire mai, si saltavano fossi e tronchi per giocare, noncuranti di tantissime cose, forse per negligenza, forse anche perché quando sei bambino a tante cose non ci pensi. Ma in generale, bastava tenere i piedi in due staffe e scoprire ogni volta dei nuovi scenari utilizzando due orecchie come guida.

Poi cresci, le cose si complicano: bisogna organizzare con cura il calendario dei concorsi, ci si affligge per un esercizio mal riuscito e ci si spacca la testa se un cavallo deve riposarsi qualche settimana. Tutto diventa tremendamente complicato, perdendo il filo conduttore: noi stiamo facendo tutto questo semplicemente perché amiamo i cavalli. Perché alla fine, se abbiamo scelto questa vita e questo sport, siamo diversi dagli altri, ognuno in modi e dosi differenti. E possiamo nasconderlo, mascherarlo, ma sono sicuro che se vi fate un esame di coscienza sapete bene è così.

Da piccoli eravamo quelli più timidi, più introversi, che preferivano relazionarsi con gli animali piuttosto che con le persone. Quelli che viaggiando in macchina immaginavano cavalli in ogni prato verde ed ogni cascina era perfetta per aprire la scuderia dei nostri sogni. Quelli che dicevano al proprio istruttore “da grande voglio essere come te”. Io lo so che vi rivedete almeno un po’ in quanto detto, soprattutto se avete fatto dell’equitazione il vostro sport o il vostro stile di vita.

Non complichiamo troppo quello che è nato come una passione sana e genuina, che ci faceva stare bene e respirare a pieni polmoni. Godiamoci anche le piccole cose, come una galoppata in un prato anche se il cavallo non è perfettamente sulla verticale: un giorno ci guarderemo indietro e ci renderemo conto che era quello che contava per davvero.

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