domenica 13 febbraio 2022

Quelli dei cavalli sono matti


Si dice che “quelli dei cavalli” siano tutti matti. Ma la verità è che i cavalli ci fanno impazzire. Si dice che i cavalli siano una malattia. Io penso che un fondo di verità ci sia.

Una volta che ci sei dentro, vieni totalmente risucchiato dal loro strano mondo; non importa se sei un genitore, un appassionato, un addetto ai lavori, un amatore. I cavalli ti cambiano per sempre. Per loro siamo capaci di fare di tutto, spingendoci ben oltre i nostri limiti.

Cosa sono capaci di fare i genitori dei figli che montano? Qualsiasi cosa, pur di vederli contenti. Cosa siamo capaci di fare noi stessi per i cavalli? Qualsiasi cosa.

Inventiamo i soldi che non ci sono. Spendiamo quelli che si devono ancora guadagnare. Ci indebitiamo. Sacrifichiamo relazioni ed affetti. Perdiamo occasioni, giorni, mesi, anni, festività. Costruiamo una vita intorno a loro. Ed intanto che facciamo tutto questo ci rendiamo conto che stiamo impazzendo, ma ci va benissimo così perché almeno ci sentiamo felici.

Io sono “uno dei cavalli” e i cavalli mi hanno fatto perdere la testa. Ho stravolto la mia vita ancora diciottenne, ho abbandonato la scuola, la casa, la famiglia e gli studi solo per inseguire un misero lavoro non retribuito con i cavalli. Ma mi sembrava l’unica cosa più vicina alla felicità in quel momento. E con il tempo non sono guarito, anzi! Forse sono solo maturato, ma i cavalli mi fanno ancora lo stesso effetto: ad oggi ancora spendo i soldi che non ho in cavalli più o meno improbabili, immagino box, paddock e campi in ogni angolo vuoto di casa, acquisto attrezzatura per loro senza rendermi conto che avrei bisogno anch’io di un nuovo paio di scarpe. E se per loro spendo cifre assurde, io compro quelle scarpe dai cinesi.

Ma oramai è troppo tardi, è fatta... I cavalli mi hanno fatto impazzire del tutto, e non esiste analista abbastanza bravo da farmi guarire, e se anche ci fosse, farei come sicuramente fareste voi: non mi presenterei a nessun appuntamento!

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