Pensate mai a quanta strada avete percorso? Ci sembra sempre poca, o meglio, ci confrontiamo con gli altri e non sembra mai abbastanza. Non ci sentiamo mai completamente felici, come se stessimo correndo chissà dove, ma la verità è che nei momenti duri dobbiamo ricordarci che valiamo molto di più di quello che pensiamo.
Per quanto mi riguarda, io ho combinato un sacco di casini nel mio percorso: ho cambiato idee mille volte, sono andato avanti, tornato indietro, rimasto fermo. Mi sono perso e ho perso me stesso più volte. Ma la realtà è che purtroppo, che ci piaccia o meno, il nostro cammino è una salita: ogni passo che facciamo ci sentiamo persi e la nostra fede vacilla, come recita una canzone. Una voce nella nostra testa ci dice che non ce la faremo mai, e anche se continuiamo a mettere un piede davanti all’altro come abbiamo imparato da bambini, sembra sempre troppo difficile. È la salita, dicono.
Quanto è stata dura la mia… E quanto lo è ancora. Ognuno nel suo piccolo ha combattuto una sua battaglia personale. Io la mia l’ho vissuta forte sulla mia pelle e ho ancora tutte le cicatrici. Ricordo ancora quando il conto corrente era sempre vuoto, la scuderia sembrava una bidonville ed io ero talmente magro che il viso era scavato e lo stomaco faceva sempre male. Quando la macchina mi si spegneva per strada e non sapevo neanche come arrivato in scuderia. Quando ho pensato che tutto questo fosse troppo per me e che avrei sicuramente fallito. Non vedevo la possibilità di un futuro, ma continuavo a camminare. Ora però, dopo qualche anno, sorrido a guardare tutta la strada che ho percorso. Che salita, che avventura! Piccoli traguardi, ma così sudati. Sembrava impossibile, ed invece… E se per qualcuno sembra poco non importa, quello che ho è frutto del mio cammino e scoprire cosa sono capace di fare con le mie gambe mi dà forza per il futuro.
A te che leggi voglio dirti che puoi farcela. Ci sarà sempre un’altra montagna, un’altra salita, ma tu mantieni la fede: questa è la salita.
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