Crescere a piccole dosi

Non mi sognerei mai di definirmi cavaliere, istruttore, preparatore o addestratore… Perché non lo sono, e perché sono termini che non mi sento addosso! Fuori da qui, dalla mia piccola realtà, c’è gente capace, brava, colta sotto il punto di vista equestre e ricca di talento. Gente che ha fatto esperienze importanti con tecnici fortissimi e mi chiedo: “ma io, chi sono in fondo?” Ho ancora così tanta strada da percorrere, così tante cose da imparare e migliorare; quello che so fare oggi non è nemmeno la metà di quello che realmente dovrei sapere.
Ma quello che di certo mi sento di affermare, è che ho sempre avuto una grande umiltà, voglia di imparare e ho sempre cercato di tenere i piedi ben saldi a terra. E se ripenso a quello che ho imparato negli ultimi anni da quando gestisco i cavalli e la mia equitazione da solo, seppur con tutti i contro del caso, una piccola pacca sulla spalla penso di potermela dare. Ho sempre cercato di presentare i cavalli al meglio e di tenere un livello idoneo alla mia situazione. Non ho potuto permettermi chissà quali corsi lezioni, perché al di là delle finanze, non ho mai avuto circostanze favorevoli che mi consentissero di stare lontano dalla scuderia per settimane, e si vede, direte giustamente voi, perché le carenze tecniche sono tante e ne sono consapevole. Ché non stiamo a raccontarcela, certe cose le puoi fare se hai i soldi. Ma ciononostante mi continuo a mettere alla prova nel mio piccolo: guardo e riguardo i miei video, consapevole dei miei difetti e quando penso “faccio proprio schifo, monto come un culo” mi metto a testa bassa a lavorare e provo a fare l’istruttore di me stesso. Certe cose i miei occhi probabilmente continueranno a non vederle, ma tante cose le hanno già viste e ho sempre provato a migliorarmi quel poco di più ogni volta.
E così, guardando qualche video di sei anni fa, un po’ di strada penso di averla comunque fatta.

E questo atteggiamento penso sia importante per continuare a crescere, seppur a piccole dosi.